martedì 8 novembre 2011

Ignoranza misto lungimiranza



Penso che si siano accorti tutti che ormai la nave sta affondando senza controllo...

Finora è resistita per i vari Scilipoti che erano "verginelli" e desiderosi di entrare a far parte del magico mondo dei Silvius.

Ora non è più tempo neppure per loro. Poveri, mi fanno pena, sono arrivati alla fine...

Comunque sento parlare di passi indietro, di lato, ecc ma questi che lo dicono forse sono dei novizi della politica? dei giovani desiderosi di fare bene?
mi sa di no... queste parole le ho sentite dai vari Casini, Rutelli, ecc che ormai come professione fanno, ahimè per noi, i politici a vita...
Quindi passo indietro si, ma di tutti coloro i quali hanno contribuito allo sfascio, se non altro per i loro silenzi.
Perciò azzeramento totale.
Di persone valide ce ne sono. Cosa abbiamo fatto di male per meritarci questi cialtroni privilegiati che possono decidere del nostro destino?

Comunque il post dice di essere lungimirante perchè ha la presunzione di dire che il governo cadrà e poi ci sarà un governo tecnico capitanato da un qualche vecchio con un passato in una qualche banca che farà esattamente quello che le varie banche si aspetteranno.
Così il popolo non saprà neppure con chi prendersela...
All'economia ignorante serve una qualche ameba che faccia scelte impopolari, del tipo...

- i contratti a tempo indeterminato saranno tolti perfino dai vocabolari, si lavorerà a cottimo.
- i pagamenti, sempre se il datore di lavoro te li darà, saranno a 90 giorni.
- se prenderai il morbillo e quindi starai a casa, sarai fuori!
- se ti infortunerai sul lavoro il titolare ti farà causa perchè avrai fatto perdere tempo all'azienda.
- gli straordinari non esisteranno perchè la giornata lavorativa sarà di 14 ore.
- si lavorerà 7 giorni su 7.
- in pensione mai.

Si può andare avanti per molto.
Pensate a tutti i diritti che negli ultimi 50 anni abbiamo acquisito...
Bene ora, in nome della competitività e del risanamento del debito pubblico, un pò alla volta li faranno sparire tutti.
Può essere giusto? Io credo di no. Come farà una persona a costruirsi un futuro? Sono d'accordo che solo nel dopoguerra le persone hanno avuto queste garanzie ma il mondo che si è sviluppato l'ha fatto anche grazie a queste certezze.
Una parte del debito pubblico si può anche pagare, ma la grande parte deve essere messa da quelli che hanno permesso le pensioni a 15 anni o anche meno, i super stipendi pubblici, i super premi, le spese folli, la vita da nababbi, ecc.

L'uomo deve migliorarsi sempre e non accetto che in nome di una economia malata si torni indietro.






martedì 25 ottobre 2011

Post estremamente ignorante



Primo post estremamente ignorante!!!

Europa mai così vicina all'esplosione / Se si cade si fallisce tutti / La situazione è fuori controllo / Si peggiora sempre di più / Europa epicentro della crisi /Bambini restate in casa che fuori c'è la Paura!

....e vai con la strategia della paura!!! mi sembra di aver già visto tutto ciò, poco tempo fa, negli USA, quando dovevano far approvare il salvataggio delle banche americane con 700 miliardi di dollari pubblici... e bisognava convincere i cittadini che se non si interveniva la festa sarebbe finita... la festa però era già finita, da anni è finita.

E' finita da quando società come la Nike sono andate a produrre i loro beni in Stati dove la manodopera costava 1/10 (anche 1/100) rispetto a quella statunitense... uno dei problemi era però che le scarpe costavano sempre lo stesso prezzo di quando le facevano negli USA... quindi il lavoratore nel tempo si è visto privato del capitale (quelle scarpe le ha continuate sempre ad acquistare) ma anche del lavoro (non era più un operaio americano che le produceva). L'economia ignorante a questo punto ci ha sempre detto che l'operaio "in via di sviluppo" avrebbe migliorato la sua condizione ed avrebbe iniziato a comprare prodotti migliori, come ad esempio il nostro made in Italy...
ma quale made in Italy?
facciamo l'esempio del tessile... io non credo proprio che un lavoratore cinese abbia migliorato così tanto la sua condizione economica da permettersi un paio di scarpe Tod's o una camicia di Armani, perchè l'unico made in Italy tessile rimasto in Italia è quello del lusso, il resto è andato tutto, ad esempio, in Cina.
Ci saranno comunque cinesi divenuti ricchissimo che aumenteranno il fatturato di Valentino, Gucci, Dior, ecc ma stati/continenti con centinaia di milioni di abitanti possono permettersi di sopravvivere su un'economia basata sull'industria del lusso??????? sembra di no...

La strategia attuale della paura in Europa non è per far approvare salvataggi di banche varie ma per far cambiare le condizioni dei lavoratori. I primi a cadere, come al solito, sono sempre i più deboli e quindi le varie Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna (...andate a vedere la disoccupazione della Spagna...), Italia ma poi inevitabilmente ci saranno anche la Francia, Germania, ecc.

Noi non competiamo con i 67 anni delle pensioni della Germania ma con i MAI del Vietnam, della Thailandia, della Cina. I diritti acquisiti in anni di lotte e giuste rivendicazioni vorrebbero farli sparire in nome di una crescita che, negli stati sviluppati, non potrà più esserci.
Tutti abbiamo già lavastoviglie, asciugacapelli, divani, piastrelle, ecc.
A meno di scoperte sensazionali (nuovi motori, fonti di energia, materiali, ecc) il nostro mercato è saturo, e bisogna rendersene conto. Ed è anche un bene perchè le risorse del pianeta non sono infinite, ma questo è un altro discorso.
Uno Stato deve garantire un lavoro e di conseguenza un benessere ai propri cittadini.
E il benessere non è inondarlo con prodotti inutili che mai userà e che si indebiterà per averli.
Serve uno Stato sano basato su un'economia reale.

Per fare ciò alcune proposte:

1 - libero mercato solo tra stati con un simile rapporto del costo del lavoro (la concorrenza deve essere leale)
2 - redistribuzione della ricchezza (l'1% della popolazione non può detenere il 95% della ricchezza)
3 - automatizzazione estrema solo per lavori usuranti e pericolosi (all'uomo serve un lavoro per sentirsi realizzato e utile, quindi tutte le macchine che hanno tolto posti di lavoro solo in nome del profitto devono essere rimosse)
4 - sana statalizzazione delle imprese più grosse (se un privato riesce a mantenere un'azienda perchè non riesce a farlo uno Stato che ha più capitale di qualsiasi altro privato? e queste non devono diventare dei carrozzoni enormi come visto finora)
5 - ritorno al pubblico del patrimonio pubblico (è nostro e non è di nessuno, e deve essere gestito bene da un soggetto pubblico)
6 - assoluto distacco tra politica e aziende pubbliche (le aziende non devono essere posti di scambio per politici di turno)
7 - salario minimo per tutti (qualsiasi persona ha diritto a mangiare; se uno invece vuole l'ultimo iPad si impegna di più al lavoro e se lo compra)
8 - chi sbaglia paga (chi delinque deve pagare, ma chiunque. Chi ruba una mela in tuta giusto che paghi per quel poco che ha rubato ma chi ruba in giacca e cravatta non è ammissibile non paghi mai, perchè, forse è anche per colpa sua se quello con la tuta si è ridotto a rubare una mela)

Per ora bastano questi punti...